Enneatipo 6

Enneatipo 6 il leale, il soldato, l'esecutore, lo scettico 

Le principali caratteristiche

EnneaTipo 6
EnneaTipo 6

Affidabile, leale, ottimo esecutore, ama i contesti chiari, le regole e l'autorità. Detesta l'ambiguità ed è generalmente diffidente delle persone e delle situazioni che non conosce. Da qui deriva anche l'appellativo "lo scettico".

Valuta i contro prima dei pro. Ha una buona propensione esecutiva e una predilezione verso i contesti chiari regolati da precise istruzioni, cerca l'autorevolezza e anche l'autorità. Ricorda il soldato che esegue gli ordini.

Di solito non ama la carta bianca e preferisce ricevere istruzioni.  Ha una propensione nei rapporti di amicizia sinceri e duraturi, che si fa ben volere dagli altri, in quanto persona sincera e affidabile, che sa anche essere spassosa e ironica. Quando non si fida, può diventare controllante, sospettoso e la sua ironia si trasforma in pungente sarcasmo.

L'enneatipo 6 richiede alcune precisazioni particolari, perché può assumere due modalità completamente diverse, variabili in funzione delle situazioni e della fase della vita, anche se in alcuni casi una di queste modalità può essere prevalente: modalità fobica e modalità controfobica.

Le principali caratteristiche in rapporto a questa dualità presentano differenze rilevanti.

Il 6 Fobico è caratterizzato da un eccesso di prudenza e proiezione: prima di agire analizza tutti i rischi e finisce in un labirinto spesso senza uscita. Di fronte ad un progetto nuovo a ad una decisione, rimane fermo a lungo. Detesta l'imprevisto e vorrebbe avere tutto programmato.

Il 6 controfobico assomiglia più al tipo 8 che ad un tipo 6 fobico. Prudenza e diffidenza diventano motivo di agire in difesa: se non ci sono regole chiare, allora le crea, prendendo il comando e se sente pericolo attacca per primo. A differenza della modalità fobica, il 6 controfobico prende la situazione di petto e lo fa talvolta con aggressività. Il 6 controfobico può essere piuttosto litigioso.  

Tipiche frasi del sei sono:

 "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", 

"dimmi cosa devo fare".

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